Nel comune di Caldaro si trova il lago omonimo, il più grande del Trentino ed il più caldo. Grazie alla sua profondità media di 4 metri, nel periodo estivo l’acqua può superare i 28°.
Oltre ad essere una stazione balneare che attira appassionati di sports acquatici è anche una meta per escursionisti naturalisti.
La parte sud del lago è zona di tutela. L’area è un biotopo che si trova al biforcamento di aree migratorie. La vasta distesa di canne palustri offre riparo a numerose specie di uccelli.
Lungo il percorso, costituito in parte da passerelle di legno, si trovano alcuni cartelli illustranti la vegetazione, la vita in torbiera e l’interazione tra uomo e natura.
Partendo sempre da Caldaro si raggiunge un altro biotopo: la Gola di Rastenbach. Con le sue cascate, i bacini d’acqua ed il suo fresco ruscello è un monumento naturale veramente spettacolare.
La vegetazione all’inizio del percorso è caratterizzata da Quercus pubescens, frassini, carpini neri e, man mano che si sale, da betulle, aceri e faggi mentre nel sottobosco spiccano numerose felci.
Punto d’arrivo della nostra escursione sono stati i ruderi di S. Peter, luogo molto panoramico. La pianta della Chiesa ricorda quella di Aquileia. È la più antica chiesa del Tirolo, risale al VI sec. La decadenza dell’edificio iniziò con il suo abbandono nel 1782.
Il pensiero del 2025
"In ogni passeggiata nella natura l’uomo riceve molto più di ciò che cerca."