Al Trompia fiurida (Valle Trompia in fiore) - di Graziano Belleri
Questo breve racconto vuole essere un atto d'affetto per la mia Valle "hèmper bèla...,'n barba ai föm e al bacanì e a hto htrada 'ndiaulada". Affetto per tutto ciò che è riuscita a conservare e preservare negli anni "nonostante" noi valtrumplini: la bellezza dei panorami, la varietà floristica, l'incanto del cielo e dei monti... Un affetto dichiarato in dialetto, perché più partecipato e più convincente per chi da sempre è vissuto in Valle Trompia. Dedico il video a Paola che è stata per me e per mia moglie più che un'amica.
Traduzione del testo audio
È sempre bella la nostra Valle nonostante inquinamento e casino e una strada indemoniata. Per questo appena posso fuggo su per i sentieri dei nostri monti e mi perdo ad osservare i fiori selvatici fiorire sempre più belli, con i loro capolini allegri. Mi fanno compagnia nei campi in riva al Mella e si pavoneggiano negli slarghi in Palosso. E dalla Stella a Santa Maria mi salutano da ogni dove; si scaldano con l'aria fina del lago sulle Almane e ballano dondolando in Guglielmo per il Redentore. In Conche invece raccontano ancora la storia di quando di radici, di fiori e di erbe facevano incetta le monache ed i frati. E al Sonclino schiudono cento fiori contemporaneamente per chi è morto per la libertà. E fanno corone di mille colori per la Madonnina di Sant'Emiliano. Li trovo nelle balze che scendono dall'Ario fin nei prati di Vaghezza e Pezzeda. Devo fare non so quante tappe per riverirli nei canaloni della Corna Blacca. E mi osservano dalle fessure delle rocce seduto a riposare alle Caldoline. Spalancano i loro occhietti mentre si bagnano col mio sudore sul Dosso Alto, e mi spiano dalle zolle sulle creste delle Colombine. Quando infine arrivo al Crestoso e poi al Muffetto loro sono là che dondolano al vento e mi fanno i complimenti: "Ma non pensi", mi dicono, "come è bello fare le capriole in questo giardino incantevole, e rimanere fino a sera quando il sole va a dormire e le montagne pian piano scompaiono, e per miracolo si fondono col cielo?!"
Graziano Belleri
Il pensiero del 2025
"In ogni passeggiata nella natura l’uomo riceve molto più di ciò che cerca."